Oggi il laureato in diritto internazionale le cui eiaculazioni affollano la galleria del tuo cellulare ha proprio intenzione di stupirti. Apri il video che ti ha appena mandato e appare un enorme culo pallido in primo piano, illuminato dalla torcia del cellulare come un ostaggio di Al Qaeda. Poi, nella parte bassa dell’inquadratura, fa capolino il pene che ormai ben conosci, che punta minaccioso nella sua direzione come lo squalo del film, e con un paio di spinte ben assestate ci si tuffa dentro fino ai peli pubici.

La prima cosa che ti domandi è: la proprietaria di quel culo sarà stata avvisata di essere ripresa? Sapeva che sarebbe diventata la protagonista di un documentario sulle emorroidi a grappolo? La seconda cosa che ti domandi è: potresti mettere la mano sul fuoco sul fatto di non essere mai stata filmata a tradimento? Ripensando ad alcuni dei soggetti più discutibili con i quali ti sei intrattenuta, non puoi escludere che, quando la posizione lo consentiva, abbiano avuto la prontezza di afferrare il cellulare e scattare qualche foto o girare un video, anche di pochi secondi, da conservare o inoltrare agli amici. E ti vengono in mente almeno due di quei galantuomini che potrebbero benissimo avere piazzato di  nascosto una videocamera in posizione strategica per riprendere l’atto nella sua interezza. Non potrai mai saperlo, naturalmente, ma, nel caso, preghi dio NON che in quei video non ti si veda la faccia, quanto piuttosto che non ti si veda la cellulite.

E allora ripensi alle volte in cui qualche tuo ex ha avanzato la proposta di riprendervi mentre scopavate e tu, un po’ per noia, un po’ per curiosità, hai accettato. Filmarsi mentre si scopa è l’ennesima voce della lista: Idee che sembrano geniali e si rivelano invece delle cantonate senza precedenti.

Prima di tutto bisogna allestire il set. È piuttosto probabile che l’invito sia arrivato a preliminari iniziati, quindi ti tocca la ridicola visione di lui che cerca il punto migliore in cui sistemare la videocamera zompettando da un angolo all’altro della stanza, nudo come un verme e con un principio di erezione. Probabilmente nemmeno Lars Von Trier si è mai spinto tanto in là, con la sua troupe.

Ovviamente, sapendo che il tutto verrà registrato, si può dire addio alla spontaneità: ci sarà sempre uno dei due che verrà colto dalla sindrome di Fiorello e vorrà strafare. Ecco perché, mai come durante le riprese, l’infortunio è dietro l’angolo, ma se non altro, in caso di necessità si potrà sempre ricorrere al VAR.

Il momento in assoluto peggiore però arriva quando, dopo avere terminato, lui, sempre nudo e zompettante ma con in più una stalattite di lattice e sperma che gli cola dal cazzo, va a fermare la registrazione e ti porta la videocamera, tutto fiero come un setter con una pernice impallinata tra i denti. Guardare immediatamente il girato è una tentazione irresistibile e allo stesso tempo il più fatale errore che possiate commettere. Quando scopate davanti allo specchio vi vedete, certo, ma siete in ugual misura obnubilati e concentrati. In questo caso, invece, avete già finito di fare sesso, perciò la vostra libido è ai minimi storici mentre la lucidità di analisi è ai massimi livelli: decisamente un pessimo mix. Quella che vedrete una volta premuto PLAY sarà un’inquietante via di mezzo tra un match di lotta greco-romana e una partita di Twister particolarmente sofferta. Le pose sono fantozziane e i movimenti sgraziati, per non parlare dei passaggi da una posizione all’altra in cui sembrate quei bambini goffi che, alla recita di Natale, vengono relegati a ruoli umilianti come le foglie mosse dal vento all’arrivo dei Re Magi. Stampata sul viso avete un’espressione ebete e incerta ed è evidente che non sapete se sia peggio guardare in macchina o guardarvi in faccia. E dire che vi eravate anche messi d’impegno, appunto sapendo di essere ripresi. Una domanda allora vi schiaffeggia in pieno viso: Ma io quando scopo sono così? E venite colti dalla tentazione di donare tutti i vostri beni ai poveri, tranne la videocamera alla quale avrete dato fuoco per sicurezza, fare voto di castità e partire per un ritiro spirituale in località sconosciuta ma lontanissima.